mercoledì 16 luglio 2008

Naked City: Radio (1993)


Molti di voi, finalmente, potranno tirare un sospiro di sollievo. Dopo le fatiche riservateci da “Grand Guignol” ed “Heretic”, andiamo incontro ad un capitolo che potrete definire piacevole, quasi rilassante in confronto. “Radio” infatti ricalca una buona parte della struttura del “Naked City” originale, e ci presenta una sfilza di brevi blues godibili e sereni. Lo spazio per l'improvvisazione è ridotto al minimo necessario, per rendere l'ascolto complessivo accessibile ad una cerchia ben più vasta del solito. Il sassofono di Zorn assume pieghe un po' meno indemoniate, il basso di Frith è delicato e pulsante, le tastiere di Horvitz quasi prog, le chitarre di Frisell eccezionali. Diventa perciò facile affrontare quei pochi momenti “estremi” di thrash jazz (come “The Vault” o “I Die Screaming”), nell'ultima parte del disco.
L'immagine che ci stampa nella mente questo lavoro è, probabilmente, la programmazione radiofonica della “città nuda”: ascolti quindi orecchiabili e adatti a chiunque, ma sempre con quel fondo di immancabile, pungente maledizione.
Uno dei punti massimi di questa incredibile formazione.

Tracklist:
1. Asylum (1:56)
2. Sunset Surfer (3:23)
3. Party Girl (2:34)
4. The Outsider (2:27)
5. Triggerfingers (3:31)
6. Terkmani Teepee (3:59)
7. Sex Fiend (3:31)
8. Razorwire (5:31)
9. The Bitter and the Sweet (4:52)
10. Krazy Kat (2:03)
11. The Vault (4:44)
12. Metal Tov (2:07)
13. Poisonhead (1:09)
14. Bone Orchard (3:55)
15. I Die Screaming (2:29)
16. Pistol Whipping (0:57)
17. Skatekey (1:24)
18. Shock Corridor (1:08)
19. American Psycho (6:10)

Total Time: 57:23
Line-up:
- Bill Frisell / guitars
- Joey Baron / drums
- Yamatsuka Eye / vocals
- John Zorn / alto saxophone, vocals
- Fred Frith / bass
- Wayne Horvitz / keyboards


Download:



Buon ascolto!

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Thanks!

paloz ha detto...

PS: chiunque tu sia, sappi che io non sono affatto lo zimbello di DeBaser, bensì molto apprezzato da tutti gli utenti. 3 delle mie recensioni sono state scelte dagli editors, e di solito la media di voti per i miei scritti è fra il 4 e il 5. Le mie prime recensioni sono oramai un miraggio lontano, cui nessuno fa più caso.
Io scommetto che la tua deficienza non ti permetterà mai di creare qualche cosa di scritto in modo leggibile. Sai servirti solo delle bestemmie e dei paroloni scritti in grande, ma ti dico in sincerità che il tuo atteggiamento, più che urtarmi, mi fa proprio pena.
Hai detto che vorresti vedermi nella vita reale, e non dietro ad un computer. Vorrei tanto farlo anch'io, per dimostrarti che il fallito, lo scarto umano sei tu.

Cerca di spendere il tuo tempo a leggerti un po' di Dostoevskij o di Wilde, invece di lasciare commenti che non fanno altro che infamarti da solo. Faresti più bella figura, nel tuo religioso silenzio.

Anonimo ha detto...

So many great tracks on this one. Thanks!