giovedì 17 luglio 2008

Naked City: Absinthe (1993)


“Absinthe” è la dimensione dell'oblio, il punto di non ritorno della “città nuda”. L'ultimo album in studio di questo progetto ruota attorno all'immagine dell'assenzio, che rappresenta la perdizione e l'enivrement cui è sottoposta la società moderna: Zorn cita dunque la “Val-De-Travers”, luogo d'origine dell'assenzio, e i poeti maledetti (Baudelaire - “Fleurs du mal”, “Une correspondance” - e Verlaine – brani 7 e 8), gli sperimentatori dei cosiddetti “paradisi artificiali” quali la droga e l'alcool. L'album si snoda attraverso pochi brani al limite del silenzio, fatti di fruscii e suoni inquietanti che entrano lentamente sottopelle.
Questo episodio finale è ermetico, quasi minimale nelle sue composizioni, concluse da un ipotetico sgretolamento della “Naked City”. Eppure esso si rende quasi necessario a comprendere l'intero operato del gruppo: le atmosfere cupe di “Absinthe” vogliono scavare nei nostri animi, vedere fino a che punto possiamo arrivare, fino a che punto la “città nuda” può andare in rovina. E' un ascolto perlomeno necessario, poiché diventa il complementare di tutti i precedenti messi insieme.

Tracklist:
1. Val De Travers (6:13)
2. Une Correspondance (5:04)
3. La Fée Verte (5:10)
4. Fleurs Du Mal (4:06)
5. Artemisia Absinthium (4:30)
6. Notre Dame De l'Oubli (For Olivier Messiaen) (4:47)
7. Verlaine, Pt. 1: Un Midi Moins Dix (4:23)
8. Verlaine, Pt. 2: La Bleue (6:01)
9. ...Rend Fou (6:03)

Total Time: 46:17

Line-up:
- John Zorn / alto saxophone, vocals
- Fred Frith / bass
- Joey Baron / drums
- Bill Frisell / guitar
- Wayne Horvitz / keyboards


Download:



Buon ascolto!

1 commento:

Anonimo ha detto...

I love this album!! Thanks!