Il primo episodio di “Naked City” viene (giustamente) catalogato fra i dischi a nome John Zorn, ma in pochi sanno che esso fa parte di un progetto più vasto, intrapreso da una band chiamata proprio così. 6 album in studio in cui collabora anche il nostro grande sassofonista, che firma nel 1989 il suo disco più famoso, perlomeno a livello commerciale.
L'importanza che assume “Naked City” sta nel deciso cambio di rotta del compositore, che da qui comincerà a sperimentare numerosi campi musicali, tra cui il klezmer e la classica moderna. Ma in questo disco trovare una classificazione soddisfacente è pressoché impossibile. Esso miscela brutalmente brani di matrice blues ad altri con venature free jazz, sino a fondervi il thrash metal più sfrenato e violento. Tanti piccoli brani che vanno a formare un puzzle auditivo di dimensioni spropositate, un tour-de-force allucinante e meraviglioso.
Tutto questo è certamente merito anche dei fenomenali musicisti che fanno parte del progetto “Naked City”: delle all-star della scena avanguardistica quali Horvitz, Frith, Frisell e Baron, con la partecipazione vocale del cantante Yamatsuka Eye nella serie centrale di pezzi thrash. Il quintetto principale guidato da Zorn fa scintille, completamente a proprio agio nelle atmosfere oscure come in quelle più “tradizionali”.
“Naked City”, in conclusione, è il punto di partenza di un progetto geniale e di gran successo, che conta una serie di opere sempre più tese alla sperimentazione. Questa è anche un'ottima introduzione (seppur sconvolgente) all'universo del grande John Zorn.
All'unanimità, un capolavoro.
L'importanza che assume “Naked City” sta nel deciso cambio di rotta del compositore, che da qui comincerà a sperimentare numerosi campi musicali, tra cui il klezmer e la classica moderna. Ma in questo disco trovare una classificazione soddisfacente è pressoché impossibile. Esso miscela brutalmente brani di matrice blues ad altri con venature free jazz, sino a fondervi il thrash metal più sfrenato e violento. Tanti piccoli brani che vanno a formare un puzzle auditivo di dimensioni spropositate, un tour-de-force allucinante e meraviglioso.
Tutto questo è certamente merito anche dei fenomenali musicisti che fanno parte del progetto “Naked City”: delle all-star della scena avanguardistica quali Horvitz, Frith, Frisell e Baron, con la partecipazione vocale del cantante Yamatsuka Eye nella serie centrale di pezzi thrash. Il quintetto principale guidato da Zorn fa scintille, completamente a proprio agio nelle atmosfere oscure come in quelle più “tradizionali”.
“Naked City”, in conclusione, è il punto di partenza di un progetto geniale e di gran successo, che conta una serie di opere sempre più tese alla sperimentazione. Questa è anche un'ottima introduzione (seppur sconvolgente) all'universo del grande John Zorn.
All'unanimità, un capolavoro.
Tracklist:
1. Batman (2:04)
1. Batman (2:04)
2. The Sicilian Clan (Ennio Morricone) (3:33)
3. You Will Be Shot (1:31)
4. Latin Quarter (4:12)
5. A Shot In The Dark (Henry Mancini) (3:13)
6. Reanimator (1:43)
7. Snagglepuss (2:20)
8. I Want To Live (Johnny Mandel) (2:12)
9. Lonely Woman (Ornette Coleman) (2:45)
10. Igneous Ejaculation (0:24)
11. Blood Duster (0:17)
12. Hammerhead (0:11)
13. Demon Sanctuary (0:42)
14. Obeah Man (0:20)
15. Ujaku (0:31)
16. Fuck The Facts (0:14)
17. Speedball (0:44)
18. Chinatown (Jerry Goldsmith) (4:28)
19. Punk China Doll (3:06)
20. N.Y. Flat Top Box (0:46)
21. Saigon Pickup (4:50)
22. The James Bond Theme (John Barry) (3:06)
23. Den Of Sins (1:14)
24. Contempt (Georges Delerue) (2:54)
25. Graveyard Shift (3:32)
26. Inside Straight (4:17)
Total Time: 55:14
Line-up:
- John Zorn / alto sax
- John Zorn / alto sax
- Bill Frisell / guitar
- Wayne Horvitz / keyboards
- Fred Frith / bass
- Joey Baron / drums
special guest:
- Yamatsuka Eye / vocals
Download:
Buon ascolto!
In seguito verranno pubblicati gli altri episodi di Naked City in successione cronologica, per poi riprendere il normale percorso discografico dal 1990.
1 commento:
Thanks very much for sharing these Naked City items. Check my site out you might like some of the early free jazz stuff. Cheers!
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