martedì 5 agosto 2008

Elegy (1992)


Pubblicato nel 1992, “Elegy” è il primo disco dove Zorn si cimenta nella musica da camera contemporanea. Questo breve ma splendido lavoro viene classificato nei “file-card works”, cioè i dischi che traggono ispirazione da immagini o altro. L'opera in questione rende omaggio a Jean Genet, un controverso scrittore e poeta francese del 900: le sue esperienze letterarie e di vita diventano ispirazione per Zorn, che realizza 4 brani (ognuno contrassegnato da un colore) stuzzicanti ed estremamente curiosi nel loro uso degli strumenti d'orchestra.
Chiaramente non parliamo di musica classica allo stato puro, ma di un'accezione molto moderna e contaminata, ovviamente, dal minimalismo avanguardistico del grande compositore. I brani sono spesso intervallati da sezioni registrate o da effetti sonori (gestiti da David Slusser), culminanti nel brano “Pink”: esso comprende anche un cameo di Mike Patton, il quale diventerà successivamente assiduo collaboratore di Zorn.
Forse un po' ostico in principio, ma estremamente eccitante dal secondo ascolto in poi. Il genere qui proprosto avrà diversi "figli", tra cui i meravigliosi "String Quartets", "Angelus Novus" e una trilogia a sfondo esoterico.


Originally released in Japan in 1992, Elegy, one of Zorn's most important compositions, creates a mysterious world of erotic perversion. Like Spillane, Elegy is an album-length "file-card" composition, this time drawing inspiration from the writings of Jean Genet, and features an unusual collection of some of San Francisco's most interesting musicians.


Tracklist:
1. Blue (7:08)
2. Yellow (2:48)
3. Pink (15:44)
4. Black (3:42)

Total Time: 29:22

Line-up:
- Barbara Chaffe / alto and bass flute
- David Abel / viola
- Scummy / guitar
- David Shea / turntables
- David Slusser / sound effects
- William Winant / percussion
- Mike Patton / voice


Download:



Buon ascolto!

1 commento:

Anonimo ha detto...

One of my favorites :) Thanks.