La formula della serie Music Romance oramai è ben chiara: ciò che Zorn vuole ottenere è un “mélange” di generi che prescinde da un qualsiasi filo logico ben individuabile, tranne quello del puro eclettismo. E se il primo episodio, “Music for children”, poteva avere come limite la scarsa accessibilità di alcuni pezzi, non si può dire lo stesso di questo “Taboo & Exile”, un ascolto che dire intrigante è riduttivo.
Il disco nasce da un ritmo tribale, ad opera del grande Cyro Baptista, accompagnato da organo (Jamie Saft) e trio d'archi di impronta jazz, un accostamento che brilla di originalità e passione. Segue qualcosa di totalmente differente: un rock acido e distorto che ricorda i tempi “crimsoniani” dell'album “Red” (1974), grazie alle leggendarie chitarre di Marc Ribot e Fred Frith. Il terzo brano salta con disinvoltura al klezmer puro, ovviamente a opera dell'inarrestabile Masada String Trio. Poi si ritorna ad un pezzo per sole percussioni dal suono piuttosto corposo (assieme a Baptista troviamo Joey Baron). Segue un piccolo frammento hard-blues, cantato (o meglio urlato) da Mike Patton. Di nuovo un ritorno al free-jazz/klezmer del brano d'apertura, con la stessa line-up, ma con sfumature più delicate. Il settimo brano vede nuovamente i due chitarristi affiancati da Bill Laswell (basso) e Dave Lombardo (batteria), in uno strano connubio fra ambient e rock acido, nuovamente alla maniera dei King Crimson di “Moonchild” o “Providence”. Un altro splendido pezzo per il Masada String Trio, prima di un'altra svolta decisiva del tono: un classico surf-rock, di cui Zorn farà uso soprattutto nel successivo capitolo della serie, “The Gift”; un brano molto piacevole, per un genere che va preso a piccole dosi per emozionare. Il decimo brano ha la stessa line-up del settimo, ma con l'aggiunta di un prorompente Zorn al sassofono, che dà quel tocco in più di sapore noise: ci voleva. “Oracle” è un enigmatico pezzo per violoncello, organo e percussioni. L'ultimo brano è invece una conclusione più “world”, simile all'inizio del disco.
Che altro dire? Un magnifico “all-star record”, probabilmente il migliore della serie Music Romance. Da non perdere.
Il disco nasce da un ritmo tribale, ad opera del grande Cyro Baptista, accompagnato da organo (Jamie Saft) e trio d'archi di impronta jazz, un accostamento che brilla di originalità e passione. Segue qualcosa di totalmente differente: un rock acido e distorto che ricorda i tempi “crimsoniani” dell'album “Red” (1974), grazie alle leggendarie chitarre di Marc Ribot e Fred Frith. Il terzo brano salta con disinvoltura al klezmer puro, ovviamente a opera dell'inarrestabile Masada String Trio. Poi si ritorna ad un pezzo per sole percussioni dal suono piuttosto corposo (assieme a Baptista troviamo Joey Baron). Segue un piccolo frammento hard-blues, cantato (o meglio urlato) da Mike Patton. Di nuovo un ritorno al free-jazz/klezmer del brano d'apertura, con la stessa line-up, ma con sfumature più delicate. Il settimo brano vede nuovamente i due chitarristi affiancati da Bill Laswell (basso) e Dave Lombardo (batteria), in uno strano connubio fra ambient e rock acido, nuovamente alla maniera dei King Crimson di “Moonchild” o “Providence”. Un altro splendido pezzo per il Masada String Trio, prima di un'altra svolta decisiva del tono: un classico surf-rock, di cui Zorn farà uso soprattutto nel successivo capitolo della serie, “The Gift”; un brano molto piacevole, per un genere che va preso a piccole dosi per emozionare. Il decimo brano ha la stessa line-up del settimo, ma con l'aggiunta di un prorompente Zorn al sassofono, che dà quel tocco in più di sapore noise: ci voleva. “Oracle” è un enigmatico pezzo per violoncello, organo e percussioni. L'ultimo brano è invece una conclusione più “world”, simile all'inizio del disco.
Che altro dire? Un magnifico “all-star record”, probabilmente il migliore della serie Music Romance. Da non perdere.
Not since the early days of Naked City has there been a CD as remarkably varied and at the same time as enjoyable as Taboo and Exile. Running the gamut of styles from moody exotica, hardcore punk, classical, jazz, surf, world music and more, this second volume of this new Music Romance Series features twelve new Zorn compositions performed by the very best of today’s musical visionaries: guitar heroes Marc Ribot, Fred Frith and Robert Quine, bass renegade Bill Laswell, percussion masters Joey Baron, Dave Lombardo and Cyro Baptista, the Masada String Trio and vocalists Mike Patton and Miho Hatori, among others. For lovers of music in all its various mutations.
Tracklist:
1. In The Temple Of Hadajarim (5:12)
2. Sacrifist (4:50)
3. Mayim (3:27)
4. Koryojang (6:21)
5. Bulls Eye (1:08)
6. Zeraim (6:19)
7. Thaalapalassi (10:21)
8. Makkot (2:59)
9. A Tiki For Blue (6:59)
10. The Possessed (6:17)
11. Oracle (4:24)
12. Koryojang (2:25)
1. In The Temple Of Hadajarim (5:12)
2. Sacrifist (4:50)
3. Mayim (3:27)
4. Koryojang (6:21)
5. Bulls Eye (1:08)
6. Zeraim (6:19)
7. Thaalapalassi (10:21)
8. Makkot (2:59)
9. A Tiki For Blue (6:59)
10. The Possessed (6:17)
11. Oracle (4:24)
12. Koryojang (2:25)
Total Time: 61:16
Line-up:
- Cyro Baptista / percussion (1, 4, 6, 11, 12)
- Joey Baron / percussion (4, 12)
- Sim Cain / drums (5)
- Greg Cohen / bass (1, 3, 6, 8, 9)
- Mark Feldman / violin (1, 3, 6, 8)
- Erik Friedlander / cello (1, 3, 6, 8, 11)
- Fred Frith / guitar (2, 7, 10)
- Miho Hatori / voice (11)
- Bill Laswell / bass (2, 7, 10)
- Dave Lombardo / drums (2, 7, 10)
- Mike Patton / voice (5)
- Robert Quine / lead guitar (5)
- Marc Ribot / guitar (2, 5, 7, 9)
- Roberto Rodriguez / percussion (9)
- Jamie Saft / organ (1, 6, 9, 11)
- Chris Wood / bass (5)
- John Zorn / saxophone (10)
- Cyro Baptista / percussion (1, 4, 6, 11, 12)
- Joey Baron / percussion (4, 12)
- Sim Cain / drums (5)
- Greg Cohen / bass (1, 3, 6, 8, 9)
- Mark Feldman / violin (1, 3, 6, 8)
- Erik Friedlander / cello (1, 3, 6, 8, 11)
- Fred Frith / guitar (2, 7, 10)
- Miho Hatori / voice (11)
- Bill Laswell / bass (2, 7, 10)
- Dave Lombardo / drums (2, 7, 10)
- Mike Patton / voice (5)
- Robert Quine / lead guitar (5)
- Marc Ribot / guitar (2, 5, 7, 9)
- Roberto Rodriguez / percussion (9)
- Jamie Saft / organ (1, 6, 9, 11)
- Chris Wood / bass (5)
- John Zorn / saxophone (10)
Download:
Buon ascolto!